FINO IN FONDO

Martedì della III settimana – Tempo di Quaresima

Anche noi, come Pietro, ci avviciniamo spesso al Signore attraverso la preghiera per chiedere l’autorizzazione a poterci fermare nella corsa verso l’amore più grande. Lo facciamo soprattutto quando qualcuno siamo feriti, perché qualcuno si è messo contro di noi, con qualche scelta o indifferenza che ci ha un po’ ammaccato. Gesù, però, rilancia e non si lascia per nulla intimorire dalla nostra paura. Così sette diventa settanta volte sette, cioè sempre, fino in fondo, fino alla fine. Tuttavia – e questo è il senso della parabola del servo spietato – non si può tentare di amare sforzandosi di apparire o risultare buoni. Occorre avere una buona memoria che il pacchetto unlimited di attenzione e di pazienza è accordato prima di tutto a noi. Ce ne accorgiamo quando non ci dimentichiamo di offrire a Dio, in mezzo al fuoco dei nostri giorni, il grido della nostra umanità che cerca misericordia. 

Non ci abbandonare fino in fondo, 
per amore del tuo nome, 
non infrangere la tua alleanza; 
non ritirare da noi la tua misericordia (Dn 3,34)

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