DIGIUNARE?

Venerdì dopo le ceneri – Tempo di Quaresima

Oggi, noi cristiani, togliamo un po’ di cibo dalle nostre mense. Proviamo a farlo volontariamente per destare in noi un’altra fame: il desiderio di giustizia e di bene, che spesso barattiamo con progetti molto più piccoli e meno appaganti. Come ricorda Isaia, il digiuno gradito al Signore non consiste nel piegare il capo e mortificarsi, ma nello sciogliere i nodi e nel condividere i beni. Il digiuno serve per ricordarci che non siamo soli e che non bastiamo mai a noi stessi. Anzi, per noi cristiani, il digiuno può essere fatto unicamente per non dimenticare che lo Sposo è sufficiente per entrare nella libertà dei figli di Dio. Anche se questa libertà ci è continuamente tolta. Non dagli altri, ma dal nostro cuore. Ancora così fragile. Così bisognoso di digiunare da se stesso per diventare un cuore di carne e di spirito. 

«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?» (Mt 9,15)

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