INUTILI

Martedì – XXXII settimana del Tempo Ordinario
Non è esattamente la prima cosa che vorremmo sentirci dire la mattina appena alzati, il complimento che riserviamo alle persone speciali, tantomeno l’epiteto che sfugge dalla bocca nei momenti di rabbia. Eppure il vangelo, quando vuole farci grandi regali e definitive rivelazioni, non si perde in eufemismi e ci annuncia — semplicemente — la verità.

«Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite:
“Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”» (Lc 17,10)

Siamo inutili, cioè non necessari, non indispensabili. Chissà perché, così spesso, perdiamo questo elementare senso della (nostra) realtà e ci incartiamo in un dedalo di preoccupazioni tanto assurde quanto infondate?! Con queste parole il Signore Gesù ci aiuta a perdere quella grande fiducia in noi stessi che ci paralizza il cuore, per incamminarci verso quella piccola fiducia in lui che ci immerge nella grande capacità di amare e di offrire la vita. Finché stiamo a misurare i gesti e le parole in base ai risultati, restiamo in un triste e prudente calcolo economico, dove non ci sono mai grosse perdite, ma non c’è nemmeno autentica gioia. Se invece iniziamo a fare le cose senza aspettarci nulla, entriamo in una pace profonda e in una grande libertà. Certo, noi preferiremmo sentirci sempre utili, avere la sensazione di essere preziosi, per non dire indispensabili. 

«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo:
“Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: 
“Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sèrvimi”?» (17,7-8) 
Fortunatamente, la realtà è (sempre) più bella dei nostri progetti e delle nostre illusioni. Solo Dio è necessario. Né noi, né gli altri lo siamo. Il mondo potrebbe andare avanti benissimo anche senza di noi e — probabilmente — un giorno lo farà! Eppure la nostra vita è importante. È prezioso quello che oggi avremo occasione di fare per e con amore. Siamo inutili, e dovremmo iniziare a goderci questa libertà ricevuta. Le cose utili, per definizioni, sono determinate da una funzione e da uno scopo. Il senso della nostra vita, al contrario, esula da qualsiasi utilitarismo. Di noi, non c’era affatto bisogno, eppure il Signore ha voluto donarci prima la vita e poi se stesso. E se se fosse tutto qui il segreto per camminare verso l’eternità?

Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura (Sap 2,23)

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