CRESCERE

Mercoledì — XXII settimana del Tempo Ordinario

Le parole con cui prende avvio la lettera ai Colossesi rammentano alla chiesa che il Vangelo di Gesù è una verità bisognosa e desiderosa di crescere armoniosamente nella vita di coloro che lo accolgono. Sembra essere la descrizione perfetta delle persone di cui il Signore Gesù riesce a prendersi cura, dopo aver acceso lo sdegno nella sinagoga (cf. vangelo di lunedì) e la repulsione negli spiriti impuri (martedì). 

«Ne avete già udito l’annuncio dalla parola di verità del Vangelo che è giunto a voi.
E come in tutto il mondo esso porta frutto e si sviluppa, così avviene anche fra voi,
dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità» (Col 1,5-6)

La suocera febbricitante e inerte, i numerosi infermi, le folle insicure e malate di dipendenza appaiono come tanti neonati che necessitano le cure e le attenzioni di un Maestro capace di ridare e indicare loro i sentieri per una vita autentica. Nel fare questo, Gesù si mostra un pedagogo attento a non soddisfare solo i bisogni manifesti, ma a intuire quelli più nascosti. Senza temere di deludere o perdere consensi, quando la situazione richiede una scelta differente dalle aspettative.

Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. 
Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città;
per questo sono stato mandato» (Lc 4,42-43)

La buona notizia che il Signore vuole realizzare nella nostra vita — per fortuna — non combacia con i nostri desideri, ma ne è l’inatteso e sorprendente compimento. Dio non vuole farci sussistere, ma desidera farci crescere, consapevole che il suo vangelo è un seme di verità posto nella nostra terra. Per questo i punti di partenza della nostra fede e della nostra avventura umana sono e devono rimanere condizioni relative, da non assolutizzare mai. 

«...avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità, 
che avete appreso da Èpafra, nostro caro compagno nel ministero» (Col 1,6-7)

Il cammino del Maestro, quindi anche quello del discepolo, deve saper rinunciare a qualsiasi vanto, se vuole gustare la libertà e la fatica del continuo apprendere. Deve purificarsi per diventare sempre meno competitivo e più inclusivo. Fino a diventare spontaneamente scevro dal veleno dell’invidia e dall’inganno del successo. Dietro le orme del Maestro. 

E (Gesù) andava predicando nelle sinagoghe della Giudea (Lc 4,44)

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