CONFINI

Martedì – XIX settimana del Tempo Ordinario

Dopo aver insegnato che i figli del Regno sono liberi (vangelo di ieri) ma non per questo autorizzati a sentirsi svincolati dalle leggi e dalle consuetudini del mondo, il Signore Gesù nel vangelo di oggi prova a fornire una risposta ai discepoli sempre — e ancora — bramosi di grandezza.

«In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, 
non entrerete nel regno dei cieli. Perché chiunque si farà piccolo come questo bambino, 
costui è il più grande nel regno dei cieli» (Mt 18,3-4)

Indicando i piccoli come misura di vera grandezza, Gesù rimette a fuoco il centro della conversione al vangelo che non coincide mai con la volontà di compiere qualcosa di potente per modificare l’assetto della nostra umanità, ma con la capacità di accogliere la vita e il suo Donatore facendo sempre molta attenzione ai dettagli e ai confini, che danno forma — e quindi verità — a ogni cosa. 

«E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me» (18,5)

Di questa disponibilità ad accettare i limiti della propria storia e delle propria missione è figura esemplare Mosè. Ormai prossimo alla terra indicata e promessa da Dio, il grande padre dell’Esodo non si ostina a compiere passi che non sono più per lui né possibili né necessari. Accetta di dover salutare da lontano la meta tanto sospirata e trasforma l’amarezza in preghiera a augurio. Non solo al popolo, ma anche a colui che il Signore ha designato come sue successore. 

Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele:
«Il Signore stesso cammina davanti a te. Egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà. 
Non temere e non perderti d’animo!» (Dt  31,7-8)

La liturgia di oggi sembra volerci dire che, in fondo, non c’è nulla da temere perché non solo il Signore cammina con noi — persino laddove i nostri passi non possono e non devono giungere — ma anche verso di noi, per cercarci e trovarci in fondo a ogni nostro smarrimento.  

«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita» (Mt 18,12)

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