SEPARARSI

Martedì – XII settimana del Tempo Ordinario

La prima lettura prende avvio da una situazione nella quale non vorremmo mai trovarci, ma che in realtà ricorre con buona regolarità nella vita di tutti: la necessità di separarsi, andando ciascuno per una strada sua. Abram e il nipote Lot sono ormai nomadi facoltosi, titolari di un nutrito gregge di familiari e animali. Giunti nella terra di Canaan, si impone l’esigenza di imboccare strade diverse per poter continuare a prosperare nella pace.

Abram era molto ricco in bestiame, argento e oro. Ma anche Lot, che accompagnava Abram,
aveva greggi e armenti e tende, e il territorio non consentiva che abitassero insieme,
perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme (Gen 13,2.5-6)

Quando si tratta di dover scegliere il luogo in cui sperimentare la nostra libertà, restiamo spesso incagliati in dinamiche di paura e atteggiamenti di malcelato protezionismo. Dal posto che scegliamo quando entriamo in una sala o partecipiamo a un gruppo, fino alle decisioni più importanti, siamo sempre tentati di (r)assicurarci velocemente una posizione con le spalle ben coperte. Ogni giorno, quando si tratta di scegliere e restare soli, cadiamo nella tentazione di credere che la porta larga sia preferibile a quella stretta. 

«Entrate per la porta stretta, perché larga e la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione,
e molti sono quelli che vi entrano (Mt 7,13)

Abram sembra conoscere già la verità di questo insegnamento del Signore Gesù. Nel momento di prendere una decisione non approfitta della sua anzianità, ma lascia al parente più giovane la libertà e la tranquillità di prendere per primo una decisione. Sceglie di lasciar scegliere all’altro, manifestando una rocciosa fiducia nel Dio che guida la storia di tutti e di ciascuno. 

Abramo disse a Lot: «Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, 
perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. 
Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra» (Gen 13,8-9)

Abram prende la porta stretta e si consegna al giudizio del nipote, il quale naturalmente sceglie la parte più fertile, la valle del Giordano, un luogo irrigato da ogni parte (Gen 13,10). Ad Abramo rimane la regione montuosa e arida, la parte più angusta (Mt 7,14) della promessa di Dio. La storia però darà ragione a lui. La porta larga scelta da Lot lo condurrà vicino a Sodoma, dove gli uomini erano perversi e peccavano molto contro il Signore (Gen 13,13). La terra di Canaan, che Abram riceverà sarà invece una terra piena di benedizione. Questo è infatti il destino di chi, nella sua povertà, trova la forza di separarsi dalla paura di sopravvivere. E anziché assicurarsi bricole di sicurezza, sceglie di dare agli altri l’occasione di prendersi la parte migliore. 

«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti»  (Mt 7,12)

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