LA FATICA DELLA LIBERTÀ

Ferie prenatalizie – 20 dicembre

Quello che il re Acaz non riesce a fare — perché esiste un modo troppo remissivo di pregare che “stanca” Dio — fiorisce con estrema naturalezza sulle labbra di Maria. Posta di fronte a una “incredibile” annunciazione, la giovane figlia di Israele resta turbata ma non paralizzata, tanto che la sua mente cerca subito di mettersi in proficuo dialogo con il messaggero celeste.

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo (Lc 1,29).

Acaz, al contrario, nascondendosi dietro la scusa di non voler peccare di orgoglio — ambiguo soprabito di cui si ammanta spesso la nostra paura di vivere — fa decadere il suo rapporto con il Signore in una sterile e inutile sudditanza. Sospende le domande, rinuncia all’approfondimento. 

Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaia disse: «Ascoltate, casa di Davide! 
Non vi basta stancare gli uomini, 
perché ora vogliate stancare anche il mio Dio?» (Is 7,12-13).

Maria ascolta con attenzione l’angelo e poi lo interroga, perché la fede non intende prevaricare o escludere la nostra ragione, ma cerca invece la sua parte migliore, per elevarla alle cose grandi e impossibili che solo Dio può compiere nella tenda della nostra umanità.

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?» (Lc 1,34).

L’interrogativo di Maria è tutto diverso da quello che ha reso muto il sacerdote Zaccaria. Pur avendo molte più ragioni di invocare spiegazioni e rassicurazioni, la giovane fanciulla non chiede al Signore di essere esonerata dalla fatica della libertà — che a nessuno mai è tolta — ma fa diventare quello che le viene annunciato anche il frutto del suo desiderio, domandando semplicemente in che modo questa cosa avverrà. Quando è sicura che in ciò che sta diventando anche suo desiderio c’è la firma di Dio, si prende il diritto di concludere l’annunciazione e di congedare il cielo. E spalanca le porte al Natale del Signore. 

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (1,38).

Commenti