Festa di san Mattia


SCELTI


La ricorrenza liturgica di Mattia, l’apostolo «che fu associato agli undici apostoli» (At 1,26) dopo la scomparsa di Giuda l’Iscariota, diventa ogni anno l’occasione per ridestare in noi lo stupore, riguardo ai modi attraverso cui il Signore chiama a diventare partecipi della Chiesa e del suo ministero nel mondo. Mattia rappresenta il primo di una lunga serie di apostoli che il Signore ha scelto e costituito non direttamente, ma attraverso la mediazione della comunità dei credenti.
«Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi 
per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, 
cominciando dal battesimo di Giovanni 
fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, 
uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione» (1,21-22). 
Tuttavia il modo con cui la preferenza è andata su di lui anziché su un altro possibile candidato può apparire ai nostri occhi alquanto stravagante: 
Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia (1,26).
Eppure proprio questo singolare ingresso nel collegio apostolico può diventare una luce con cui rileggere i modi e i tempi con cui anche noi ci troviamo coinvolti nella vita e nella missione della Chiesa. Spesso — forse il più delle volte — dobbiamo ammettere che il disegno di Dio si compone per ciascuno di noi proprio dietro al velo, arbitrario, talvolta assurdo e indecifrabile, della realtà quotidiana. Potremmo dire che, a un certo punto, non conta più la forma, quando scopriamo fino a che punto che il Signore ci vuol bene e ci coinvolge nella sua stessa vita.
«Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
 ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio 
l’ho fatto conoscere a voi» (Gv 15,15). 
Ciò che conta, invece, è saper cogliere, nelle circostanze più o meno favorevoli in cui la nostra vita si trova, l’occasione per vivere l’amore più grande.
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: 
dare la sua vita per i propri amici» (Gv 15,12-13). 
In fondo san Mattia rappresenta bene ogni discepolo: siamo tutti pezzi aggiunti, umanità associata alla vita di Dio in forme che, se anche possono sembrare occasionali, non sono mai involontarie. Perché tutti siamo stati da Dio «scelti», cioè da sempre desiderati e amati. 

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