Feria 8 gennaio - Tempo di Natale

Letture: 1Gv 4,7-10 / Sal 71 / Mc 6,34-44


COINVOLGERSI



Il Dio che è nato bambino a Betlemme, che ha fatto crescere la sua umanità in una santa famiglia, che si è manifestato al mondo come luce vera, capace di illuminare ogni uomo. Quel Dio che è in mezzo a noi eppure noi dobbiamo continuamente cercare, ci chiede oggi - attraverso le Scritture - di non lasciar finire il tempo di Natale senza aver accettato la proposta dell'incarnazione.


La festa che in questi giorni finiamo di celebrare nella fede è molto bella e semplice, ci riconduce tutti ai sentimenti migliori che un Bimbo piccolo - nato per noi - è capace di suscitare con particolare efficacia. Ma il Natale del Signore non vuole solo accarezzare il nostro cuore, regalandoci una parentesi fantastica in mezzo alla vita di tutti i giorni, spesso faticosa e monotona. La scelta di Dio di farsi uomo, come noi e con noi, è un invito gigante a mettere in gioco tutta la nostra umanità per la costruzione del regno di Dio.


Come quel giorno, sulle rive del lago di Galilea, anche a noi Gesù chiede oggi di restituirgli quel poco che abbiamo tra le mani, affinché attraverso la sua benedizione possa diventare gioia e vita per gli altri. Potrebbe farne a meno, potrebbe fare da solo. Ma a Dio è piaciuto coinvolgersi e coinvolgerci. Non gli importa del nostro possibile rifiuto, non calcola il rischio della nostra vigliacca pigrizia. Ama a tal punto ciò che siamo da credere che siamo capaci di amarci «gli uni gli altri» (1Gv 4,7) e di condividere quello che abbiamo ricevuto. È convinto che possiamo ricominciare ad amare sempre e comunque.


Solo accettando questa proposta, si prolunga la verità del Natale. Nella misura in cui corriamo il rischio di gettare la nostra vita nelle mani di Dio riceviamo in cambio una vita allargata e piena: «Tutti mangiarono a sazietà» (Mc 6,42). Il Signore ci chiede di compiere oggi questo coraggioso balzo in avanti, oltre il recinto delle nostre paure, oltre il confine dei nostri egoismi, oltre la soglia della nostra autocommiserazione. Poco o tanto ci sia nelle nostre tasche, Dio sembra averne bisogno per compiere miracoli, per farci sentire il suo amore per noi.


Commenti

anna ha detto…
Bello e crocifiggente... Gesù ci chiede proprio di dare NOI stessi loro da mangiare...