Mercoledì - XVII settimana del Tempo Ordinario

Letture: Ger 15,10.16-21 / Sal 58 / Mt 13,44-46


DISTINZIONI



La vita riserva sorprese e imprevisti a chiunque. Stupisce che ciò accada con speciale e bizzarra intensità agli amici di Dio, uomini e donne che, come il profeta Geremia, si lasciano affascinare dalla sua parola di vita: «Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore» (Ger 15,16). Scoppia nel petto un improvviso fiume di felicità, quando si incontra la voce potente del Signore, il «Dio degli eserciti» (15,16). Un sussulto di gioia, un sobbalzo di entusiasmo pervade il cuore. Il Maestro Gesù conferma nel Vangelo questo antico assioma: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo» (Mt 13,44).


Capita così di iniziare in modo adulto un percorso di fede: con una gioia che colma improvvisamente l'interiorità e spinge a rimboccarsi le maniche per assicurare al Dio incontrato un posto di primo piano: «Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario» (Ger 15,17). In questo solitudine emergono sconosciute ricchezze sepolte nella nostra anima, ma fuori si accumulano opposizioni e incomprensioni. Ad un tratto ci si sente sbattuti dai flutti come in «un torrente infido, dalle acque incostanti» (15,18), e non si sa più in che direzione procedere.

 

Come mai? Cose ci succede? Perché la vita di fede non assomiglia affatto ad una corsia preferenziale? Perché offrendo il nostro orecchio all'impeto della voce divina, abbiamo iniziato a creare un sentiero nella giungla della quotidianità, dove bene e male si confondono facilmente. Lasciando spazio al giudizio di Dio nel nostro cuore, impariamo progressivamente a «distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile» e, dunque, diventiamo «come la bocca» (15,19) di Dio nel mondo: parola che arde di amore e verità!


Di questo misteriosa e affascinante partecipazione alla vita di Dio, noi solitamente osserviamo gli aspetti più negativi, dolorosi e costosi da portare avanti. La Scrittura Sacra coglie invece, ulteriori, inaspettate profondità: «Ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e liberarti» (15,20). Non è per niente facile vivere ogni giorno in stato di discernimento. Eppure solo quando lo facciamo Dio è veramente con noi. E mentre abbiamo la sensazione di diventare sempre più «oggetto di litigio e di contrasto» (15,10), in realtà stiamo diventando duri e forti, come una lama. Stiamo imparando a fendere la realtà con una coscienza viva e illuminata dalla grazia. Stiamo acquistando il tesoro nascosto. Stiamo accarezzando la perla preziosa.

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