Martedì - XI settimana del Tempo Ordinario

Letture: 1Re 21,17-29 / Sal 50 / Mt 5,43-48


ODI ET AMO



«Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti» (Mt 5,44-45). Quante volte mi accorgo che in queste parole è racchiusa l'unica possibile salvezza per la storia dell'umanità! Tengo nel cuore questo insegnamento come la vetta immensa e desiderabile a cui il Maestro ci chiama, e verso cui tende naturalmente la profondità del cuore. Provo a ricordarla – con rispetto – alle persone che ascolto e accolgo, che stanno vivendo il faticoso impegno di portare avanti un amore, una famiglia, dei figli, un lavoro, non più nella facile gioia degli inizi, ma nelle logoranti difficoltà del tempo ordinario, quando i «persecutori» sono proprio le persone e le cose scelte, un giorno, per amore. E... non è facile! Non è per niente facile far diventare storia concreta questo amore gigante e libero che il «Padre» riesce ad avere verso ciascuno di noi. Molti ostacoli e molte rigidità interiori ci impediscono di incarnare l'istinto di perdono che abita nel nostro cuore illuminato dalla parola del Vangelo. Suscitano tristezza e delusione le domande perentorie del Rabbì Gesù: «Se amate quelli che vi amano, quale merito avete? Non fanno così anche i pubblicani?» (5,46).


Eppure, anche oggi la pagina del Primo Testamento riserva una sorprendente luce, che restituisce elasticità alle impegnative esigenze del Testamento Nuovo. Di fronte al grave peccato di Acab la reazione di Dio «Padre» è in parte condivisibile, in parte sconcertante. Attraverso il profeta «Elia» (1Re 21,17) il Signore rivolge anzitutto una precisa e forte denuncia al misero re: «Hai assassinato e ora usurpi [...] Ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore» (21,19-20). La misericordia di Dio non riserva alcuno sconto al giudizio con cui Acab viene condannato per il crimine di cui si è reso colpevole. Tuttavia, quando Acab si pente e si mette a camminare «a testa bassa» (21,27), Dio revoca la sua condanna: «Poiché (Acab) si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura durante la sua vita, ma la farò scendere sulla sua casa durante la vita del figlio» (21,29). In questo atteggiamento – apparentemente debole o contraddittorio – si nasconde il mistero della misericordia di Dio, che Gesù nel Vangelo chiama perfezione d'amore: «Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5,48). 


L'amore di Dio riesce a diventare perfetto, perché nel suo cuore esiste una completa libertà di fronte a due fondamentali esperienze che scandiscono ogni autentica relazione: l'amore e l'odio. In un primo momento Dio odia Acab, o più precisamente il male che egli ha fatto e che si è fatto. Successivamente però, quando questi si pente, il cuore di Dio non esita a concedere il perdono. L'amore  è capace di perfezione quando è libero di distinguere i momenti ed è forte da riuscire a dire e a dare tutto ciò che il momento richiede. L'amore esagerato di Dio non è pacioso nascondimento delle ombre che la vita sempre manifesta e ingenua fiducia nelle luci che, pure, mai mancano. L'amore di Dio è una continua libertà di fronte al bene e al male. Perciò Dio non esita mai ad accusarci dei nostri peccati, ma al contempo non attende un istante quando – finalmente – giunge il tempo e l'occasione in cui ci convertiamo per accogliere il suo perdono. Dio giudica e perdona. Sempre! Noi, molto spesso, riusciamo a fare solo una di queste necessarie attività.


Commenti

Anonimo ha detto…
Davanti a questa pagina del Vangelo mi sento molto in "difetto".. quante volte perdo energie e lacrime nel cercare di cogliere quello che non va nelle persone che ho vicino e che amo, e GIUDICO.. giudico un atteggiamento perchè non come vorrei, e con estrema difficoltà riesco a perdonare. Nemmeno la persona alla quale dovrei dire un GRAZIE anche solo per avermi tenuto in grembo..
Chiedo al Signore di portare una maggiore Luce nel mio cuore!