Sacratissimo cuore di Gesù

Letture: Ct 8,6-7a / Sal 128 / Ef 5,8-9.22-33 / Mt 6,25-34

SPOSI
NEL CUORE DI CRISTO



Oggi Cinzia e Massimiliano si sposano nella parrocchia di Biumo Inferiore (VA).
Il Signore mi ha fatto dono di incontrarli appena arrivato a Varese
e di conoscere il loro amore.

Loro mi hanno donato la gioia di partecipare al loro cammino
e di fare l'omelia nel giorno in cui il loro bene riceve e diventa un Sacramento.

UNA COSA NORMALE

Vi siete incontrati. Vi siete innamorati. Che bello! Dio fa sempre così: ci fa incontrare, ci fa conoscere, ci fa innamorare. Questa è la strada ordinaria con cui scopriamo di avere in fondo al cuore un un bisogno fondamentale: amare ed essere amati.
Innamorarsi di qualcuno significa incontrare in un altro una parte di sé, quella parte mancante che ci completa. L’innamoramento è la prima, indispensabile fase di un rapporto di coppia. È il momento in cui prevale l’attrazione: ci si piace, lo si fa capire, lo si capisce. È il momento in cui ci si dice l’amore, ci si bacia, ci si appassiona. È un momento di tenerezza, di simpatia, di corteggiamento e di passione.
In questo momento si sperimentano come vere le parole del Cantico dei Cantici, quello strano libro della Bibbia che non parla esplicitamente di Dio, ma racconta attraverso versi poetici ciò che Dio è: amore! La pagina che avete scelto per questa celebrazione racconta quello che avete sicuramente scoperto incontrandovi, quando vi siete accorti che l’amore è «forte come la morte», la sua «passione» è «tenace come gli inferi» e «le sue vampe sono vampe di fuoco» (Ct 8,6).
L’innamoramento è infatti la scintilla iniziale che accende il sogno e il desiderio di amare qualcuno. Fortunatamente, in genere, non dura molto. Poi inizia il tempo del fidanzamento, una fase più matura e meno emotiva, nella quale si cominciano a veder anche i difetti dell’altro. E ci si comincia ad accettare e ad accogliere.
Grazie Cinzia e Massimiliano, perché oggi ci ricordate questa esperienza che tutti in qualche misura abbiamo vissuto: l’innamoramento, per un uomo, per una donna, per un lavoro, per un modo di spendere la vita... per Dio!
Vi siete innamorati e avete scelto di sposarvi.
È una bellissima scelta!
È una scelta normale!


UNA COSA POCO NORMALE
Vi è poi accaduta una cosa che normale non lo è affatto: avete deciso di sposarvi in Chiesa! Questa cosa nel terzo millennio non è più normale. Attraverso la preghiera e il cammino spirituale che sin dall’inizio avete condiviso, vi siete accorti che la luce che si era accesa dentro di voi era un dono che stavate ricevendo. Avete scoperto che il vostro amore aveva a che fare con Dio. Ascoltando la sua voce vi siete accorti che il battito armonioso dei vostri cuori risuonava libero e felice dentro un cuore ancora più grande: il cuore di Cristo.
E così, con stupore e semplicità, vi siete resi conto che quell’ostinato ottimista che è Dio vi chiedeva di dargli una mano per portare avanti la creazione del mondo, attraverso il vostro amore. Avete scoperto di essere un tassello nel suo magnifico mosaico.
Questa scoperta è la grazia più straordinaria che una coppia di giovani possa ricevere: scoprire l’amore come vocazione che viene da Dio, che si illumina davanti al mistero di Cristo. Il Maestro Gesù vi direbbe: bravi! Mi rallegro con voi, perché avete scoperto il tesoro del regno di Dio.
Riconoscere dentro il vostro amore una chiamata di Dio vi ha fatto maturare. Lo avete fatto insieme, confrontandovi, imparando a parlare e a condividere anche le differenze e le distanze che ci sono tra voi. In questo modo vi siete resi conto che l’amore non è soltanto emozione, ma soprattutto scelta. Scelta libera e consapevole dell’altro.
Così è stato per Cristo che «ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei» (Ef 5,25). È la grande intuizione di san Paolo, che abbiamo ascoltato nella seconda lettura: il matrimonio umano ha a che fare con l’amore di Dio.
Tuttavia – mi spiace deluderti Massimiliano – la grande novità cristiana non è tanto che le mogli stiano sottomesse ai mariti (cosa piuttosto scontata nel I secolo d.C.), quanto che i mariti amino le mogli come Cristo ha amato la Chiesa. La Parola di Dio ci rivela che Cristo può diventare la misura dell’amore all’interno della coppia.
Il matrimonio nel Signore è questo: il coraggio di donare la vita per amore, ascoltando la parola del Vangelo, imitando continuamente la vita del Signore Gesù.
Tutto questo oggi non è normale; è straordinario!
La scelta di sposarvi nel Signore, di celebrare un sacramento non è una cosa normale: è una cosa cristiana! Questa decisione comporta il cercare di amarsi in un certo modo, con un certo stile, perché sposandovi nel Signore voi ricevete un sacramento e, nello stesso tempo, diventate un sacramento.
Il vostro amore diventa per la comunità e per il mondo un segno: quando noi vediamo una coppia cristiana che prova ad amarsi dell’amore di Dio, noi vediamo Cristo che ama l’umanità. E impariamo ad amare meglio. Impariamo ad amare di più.
Dicendo queste cose non vogliamo dire che una coppia cristiana sia perfetta o migliore delle altre. Diciamo solo che due giovani che scelgono di sposarsi in Chiesa, coscienti di quello che fanno, iniziamo ad amarsi come tutti, come possono, però lo fanno affidandosi al Signore, cercando continuamente in lui la misura dell’amore.
Grazie anche di questo, carissimi Cinzia e Massimiliano. Noi crediamo che il vostro amore possa diventare davvero un segno autentico di quel più grande amore che lega Cristo alla Chiesa, Dio all’umanità.


UNA COSA FOLLE

Avete scelto di sposarvi.
Avete scelto di farlo nel Signore, riconosciuto come fonte del vostro amore: buon viaggio! Iniziate oggi un bellissimo viaggio insieme. Un viaggio difficile, faticoso, folle!

Altro che sistemarvi! Voi oggi vi avventurate in una vera e propria giungla e non sarà affatto una passeggiata. Conosciamo tutti i problemi e le debolezze della nostra società. Sappiamo come nella vita di tutti i giorni niente sia più cristiano. Ma questo forse è una difficoltà di ogni generazione. Lo dice Gesù nel Vangelo: «Il domani avrà già le sue inquietudini» (Mt 6,34).
Non abbiate paura!

Non abbiate paure di incarnare il vostro amore. Pensate alla famiglia di Nazaret.
Accogliete con docilità i cambiamenti di spiritualità che la vita vi proporrà.
Dio provvederà a voi.
Se ha fatto sbocciare il fiore del vostro matrimonio si preoccuperà anche di farlo crescere. «A ciascun giorno la sua pena» (Mt 6,34)!
Decidere di sposarsi nel Signore e di avere una famiglia è oggi un’impresa coraggiosa. Vi auguro di rimanere cristiani. In un mondo che ormai non lo è più, dovrete avere il coraggio di «cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia» (Mt 6,33), tutte le altre cose – i vestiti, il cibo, i soldi, la salute – il Padre vostro celeste non ve le farà mancare. «Vi saranno date in aggiunta» (Mt 6,33) dice il Signore nel Vangelo.

Non vi auguro di essere una bella coppia felice. Ma di continuare ad amarvi e a scoprire insieme che cos’è l’amore. Non quell’amore romantico, ideale e assurdo da fotoromanzo. Ma quello che sta nel cuore di Cristo, quello che è nel sogno di Dio.
Un amore che si nutre di verità e di concretezza, la cui più alta espressione è il perdono, la misericordia che non rinuncia mai ad accogliere l’altro, nella sua diversità e nel suo peccato.

Oggi voi partite per un bellissimo viaggio: auguri! Durante questo viaggio spero che possiate scoprire presto che non siete voi la vostra felicità, ma che insieme potrete cercarla. Sempre, fino alla fine. E un giorno, quando sarete vecchi e grigi, possiate ringraziarvi per esservi aiutati a conoscere e a vivere l’amore.
Sposarsi nel Signore è questo: iniziare insieme un percorso, diventare compagni di viaggio verso una terra promessa ma lontana, portando nel cuore poche, solide certezze: il vostro amore, l’amore di Dio, il desiderio di cercare insieme il senso della vita.
Il primo dono della vostra lista nozze è questo cuore di Cristo nel quale avete scoperto di poter dimorare, e nel quale avete voluto con molta determinazione celebrare il vostro matrimonio. A questa fonte d’amore attingete sempre.
E il vostro matrimonio sarà una storia viva.

Una storia vera.



Commenti

Anonimo ha detto…
Poiché il luogo del convegno è il cuore di Gesù, vi raggiungo lì per condividere la vostra grande gioia!
chiara 2
Anonimo ha detto…
Voglio anch'io pur non conoscendovi farvi i miei migliori auguri e ringraziare il Signore che esistono ancora coppie che credono nel matrimonio e che con la preghiera arrivi il giusto aiuto per questo entusiasmante ma faticoso viaggio! Auguri carissimi!!