Letture: 1Mac 4,36-37.52-59 / 1Cr 29 / Lc 19,45-48
RI-CONSACRARE

«Ecco sono stati sconfitti i nostri nemici: andiamo a purificare il santuario e a riconsacrarlo» (1Mac 4,26). Quante volte anche noi, come Giuda e i suoi fratelli, ci rallegriamo dopo aver individuato qualcosa che da tempo rende brutta e triste la nostra vita: un vizio, un peccato, una debolezza ricorrente. Già la presa di coscienza del male che ci domina rappresenta ai nostri occhi una specie di battaglia vinta. Il desiderio di rinnovarci e ristabilirci nella verità diventa subito celebrazione: preghiamo, ci confessiamo, ritorniamo a Dio «fra canti e suoni di cetre e arpe e cembali» (4,54). Nel nostro cuore c'è una «gioia molto grande» perché la «vergogna» (4,58) non ricopre più il nostro volto.
Passano meno di duecento anni ad ecco Gesù di fronte all'esigenza di dover purificare nuovamente il tempio di Dio, cacciando fuori «i venditori» (Lc 19,45) e dicendo: «Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladri!» (Lc 19,46). Il tempio purificato e riconsacrato è tornato ad essere un luogo che altera anziché alimentare il rapporto con il Dio misericordioso. L'uomo ha fatto rientrare nello spazio sacro dedicato al Signore ciò che è impuro, la logica della compravendita che è aliena e ostile a quella dell'amore che si nutre di gratuità e di preghiera. Il Signore Gesù si accorge di questa perversione e reagisce con intensa determinazione.
Talvolta abbiamo l'impressione di aver davvero sconfitto i nostri veri «nemici», ma è solo un'illusione. Le nostre cattive inclinazioni si ripresentano sotto altre forme e in nuove circostanze. E noi comprendiamo che il male non sta fuori, ma dentro lo spazio sacro della nostra interiorità.
Per quanti sforzi e propositi possiamo elevare al cielo, la riconsacrazione della nostra vita, nell'amore e nella verità, è un'opera che soltanto Dio può compiere. Perché la nostra santità non è né il frutto (spontaneo) né il guadagno (meritato) dei nostri migliori sforzi, bensì l'amore infinito con cui il Signore sempre ci guarda, perché siamo suoi figli.
Per questo Gesù un giorno si è adirato ma poi, «ogni giorno insegnava nel tempio» (19,47). Il Maestro sa bene che il nostro cuore ha bisogno di tempo per ascoltare e mettere in pratica la parola del Vangelo. Solo attraverso un cammino graduale e profondo possiamo diventare autenticamente puri e liberi da ogni idolo, da ogni paura.
Le mani del Figlio, non le nostre, ci riconsacrano al vero Dio: il Padre. Quelle mani che ogni giorno prendono bene la nostra umanità. Con gratitudine e per sempre.
Commenti
Grazie. A te, e a Lui, che ti ha reso Suo strumento!!!
Il Signore ti dia pace
Marco (quello di Lumezzane...)
"Difficile rassegnarsi al tornare, imperterrito, ai punti di partenza, al riemergere dei vari 'mali' dai quali ti sentivi 'guarito', all'affievolirsi' improvviso di quella Luce che fino a pochi giorni prima brillava e scaldava il tuo cuore, la tua vita, tutto il tuo essere...Ma ormai so che è così... anzi, mi sembra che accada sempre proprio dopo aver ricevuto la Grazia di un'Intensità profonda, di un senso di Comunione con Dio che raramente si sperimenta...in fondo credo sia necessaria una 'ricaduta'...proprio per evitare di crogiolarsi in uno stato di 'benessere' che rischia di farti arenare in false e comode certezze...la Vita non è 'comoda', la ricerca della Verità non è indolore nè priva di fatica, lo sguardo sul 'mondo' non dà Pace, mantenere la Speranza non è facile....ed è bene che questo sia il punto di partenza per affrontare un Cammino di Avvento...stare 'sveglia', chiedere con forza la Sua venuta, la Sua Salvezza...per la mia vita e per la vita di chi amo e, magari, ancora è lontano...e chissà quante volte ancora Lui dovrà nascere nel mio cuore...e quanto bisogno di purificazione ha ancora il mio cuore per renderlo capace e degno di accoglierLo!..."
...Capisci perchè non posso che ringraziare Lui per la Sua Provvidenza che 'usa' te e le tue parole per aiutarmi a 'capire', a ritrovare serenità e a puntare il mio sguardo con più fiducia e abbandono solo su di Lui?
Grazie ancora
Ivana